Elementi significativi del programma del semestre di presidenza olandese appena iniziato
Il 1° gennaio è iniziato ufficialmente il semestre di presidenza del Consiglio dei Paesi Bassi, la prima presidenza del nuovo trio completato da Slovacchia (1° luglio – 31 dicembre 2016) e Malta (1° gennaio – 30 giugno 2017).
Nell’introduzione del documento, che si rifà al programma presentato dal trio il 16 dicembre 2015, il governo olandese ha rimarcato la volontà di fondare la propria azione semestrale su tre principi fondamentali: un’Unione concentrata sull’essenziale, in sostanza su ciò che è utile per i cittadini e le imprese; un’Unione focalizzata sulla crescita economica sostenibile e innovativa e la creazione di nuovi posti di lavoro; un’Unione che si ricollega ai soggetti principali che la compongono e da cui non può prescindere, ossia innanzitutto Stati membri e cittadini.
1. La prima parte del programma. – Questa parte riguarda le priorità individuate dalla Presidenza olandese che sono quattro: un approccio globale all’immigrazione e la sicurezza internazionale, la promozione dell’occupazione e dell’innovazione, il rafforzamento delle finanze dell’UE e della zona euro e, infine, la politica in materia di clima ed energia.
Per quanto concerne la questione migratoria e le connesse esigenze di rafforzamento della sicurezza internazionale, le misure urgenti sono il controllo delle frontiere esterne dell’Unione, il miglioramento dell’accoglienza dei rifugiati e la condivisione equa degli oneri. In tale ottica è necessario migliorare la collaborazione con i Paesi dei Balcani occidentali e la Turchia, cioè quei Paesi che più degli altri si sono sobbarcati il peso dell’accoglienza dei migranti in quanto zone di passaggio nella c.d. rotta balcanica. Inoltre occorre da una parte, con uno sforzo di lungo periodo, affrontare alla radice le cause politiche ed economiche che spingono le persone a migrare, dall’altra sfruttare appieno il potenziale della politica estera e di sicurezza comune per reagire efficacemente all’instabilità a ridosso dell’Unione (causata ad esempio dal terrorismo o dai crimini informatici) che aumenta i rischi per la sicurezza. In definitiva, i Paesi Bassi si dicono determinati a contribuire all’attuazione del pacchetto sull’immigrazione presentato dalla Commissione e al completamento tempestivo della revisione strategica della politica estera e di sicurezza dell’UE.
La seconda priorità chiave del semestre olandese è la creazione strutturale di crescita innovativa e occupazione e nel documento si legge che, dato che l’economia europea è in ripresa, compito di Commissione, Parlamento europeo, Consiglio e Stati membri è quello di sostenere questa tendenza. Ciò significa, ad esempio, stimolare l’imprenditorialità innovativa, rafforzare i nuovi servizi e i settori ad alto potenziale, investire in ricerca e concludere accordi commerciali equilibrati con i Paesi terzi. Ancora, al fine di promuovere l’innovazione in tutti i settori dell’economia europea, risulta fondamentale concretizzare la Strategia per il mercato unico digitale e la Strategia per il mercato unico dei beni e servizi. Inoltre, l’UE dovrà procedere speditamente verso la modernizzazione, la semplificazione e, dove possibile, la riduzione della sua legislazione, in modo che le leggi europee siano davvero vicine ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni locali. È il tema, in sostanza, della better regulation, che da qualche anno impegna le istituzioni dell’Unione e coinvolge soprattutto Commissione, Parlamento europeo e appunto Consiglio. Poi, se da un lato il programma ribadisce e rilancia le classiche libertà dell’UE (circolazione di merci, servizi, capitali e lavoratori), dall’altro afferma che esse non devono costituire una motivazione per incentivare il c.d. dumping sociale, attraverso il quale i datori di lavoro massimizzano i loro profitti a discapito dei diritti dei lavoratori.
La terza priorità è il rafforzamento delle finanze europee e dell’eurozona. Dopo i primi segnali di ripresa economica, dovuti anche ad alcuni fattori globali quali il basso prezzo del petrolio e il rafforzamento degli investimenti attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei (FSIE), la crescita stagnante dei mercati emergenti potrebbe mettere a rischio questo trend positivo. In tal senso gli Stati membri possono fare molto, innanzitutto accelerando le riforme strutturali e la politica economica coordinata, in modo tale da garantire finanze pubbliche sane. Inoltre, è importante rispettare gli accordi presi all’interno dell’Unione economica e monetaria per rafforzare la zona euro. Infine, sempre in tema di solidità delle finanze europee, i Paesi Bassi si propongono di intraprendere delle iniziative per avviare un dibattito su un bilancio pluriennale nuovo e riformato.
La quarta e ultima priorità è data dalla politica climatica ed energetica, nella quale i Paesi Bassi cercheranno di mettere in risalto la stretta coesione tra i temi del cambiamento climatico, dell’energia, dell’ambiente e della sostenibilità; ciò vuol dire stimolare i settori economici e produttivi maggiormente innovativi favorendo la transizione verso un’economica circolare e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il capitolo energetico sembra essere assolutamente strategico per questa presidenza e infatti il programma parla di sviluppare ulteriormente l’Unione europea dell’energia attraverso il miglioramento dell’approvvigionamento energetico, la creazione di un mercato interno dell’energia, una UE meno dipendente dal punto di vista energetico e la promozione della ricerca e dell’innovazione nel settore delle energie rinnovabili. Uno dei punti di partenza di questa quarta priorità sarà senza dubbio l’accordo sul clima raggiunto il 12 dicembre 2015 a Parigi durante la 21a Conferenza delle Parti relativa alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
2. La seconda parte del programma. – Questa sezione invece, mette in evidenza quali saranno gli obiettivi e le azioni per realizzarli stabiliti dalla presidenza olandese per ogni formazione del Consiglio.
Per quanto riguarda il Consiglio Affari generali, le dimensioni a cui si presterà maggiore attenzione saranno: l’attuazione delle misure contenute nell’accordo interistituzionale “Legiferare meglio” (better regulation), concluso dalla passata presidenza lussemburghese, nel cui ambito, si lavorerà sull’Agenda urbana dell’UE il cui fine è quello di allineare meglio la politica e la legislazione dell’Unione con le pratiche urbane in modo che le città possano contribuire maggiormente a massimizzare il potenziale di posti di lavoro e crescita in Europa; la discussione sul quadro finanziario pluriennale (che sarà lanciata ufficialmente il 28 gennaio), finalizzata a elaborare e attuare le riforme relative al bilancio europeo e all’uso efficace delle risorse comunitarie; la promozione di una cultura dei valori e dei principi dello Stato di diritto e la promozione dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE; la promozione di una maggiore trasparenza nel processo decisionale europeo; infine si presterà particolare attenzione alla politica di coesione europea.
Il Consiglio Affari esteri sarà contraddistinto dall’impegno per rendere il mondo più sicuro e più giusto e questo dovrà tenere conto dell’instabilità ai confini esterni dell’UE, soprattutto a est (tensioni geopolitiche) e a sud (guerre e violazioni gravi dei diritti umani). Per questo, l’azione olandese nel semestre porrà la dovuta attenzione a sfide quali il terrorismo, gli imponenti flussi migratori e il crimine informatico e lavorerà per migliorare i metodi di lavoro delle istituzioni europee per una più efficace azione esterna dell’UE, anche nella promozione dei diritti umani. Inoltre gli sforzi dell’Olanda in tale ambito contribuiranno a promuovere lo sviluppo di una nuova Strategia globale per la politica estera e di sicurezza che dovrebbe essere presentata dal Consiglio europeo di giugno 2016. Ulteriori significativi lineamenti del programma riguardano altri tre aspetti degli affari esteri, ossia la difesa, il commercio e lo sviluppo. Per quanto riguarda il primo aspetto, tra le altre cose, sembra rilevante il fatto che il programma olandese punti al rafforzamento dell’industria e del mercato europeo della difesa, in cui possano partecipare e competere anche le PMI, per contribuire a dotare l’UE di un’industria della difesa competitiva, come presupposto anche per una più forte politica di sicurezza e di difesa comune. Inoltre, si sosterrà l’Agenzia europea per la difesa soprattutto dal punto di vista della ricerca e della tecnologia. Per ciò che attiene il commercio, in base ai casi, la presidenza faciliterà gli sforzi della Commissione per la conclusione, la revisione e l’avvio dei negoziati relativi agli accordi di libero scambio (con USA, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Messico). Infine, il programma, nel settore della cooperazione allo sviluppo, prevede un impegno orientato principalmente alla crisi migratoria, anche in vista dei preparativi per il vertice umanitario mondiale di Istanbul del 23-24 maggio 2016, la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (anche prima del 2030) e la preparazione dell’avvio formale dei negoziati sulle future relazioni con i Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, visto che l’accordo in vigore scadrà nel 2020.
Per quanto riguarda gli affari economici e finanziari la presidenza olandese cercherà di contribuire al miglioramento del funzionamento del Patto di stabilità e crescita, alla realizzazione di un sistema di garanzia dei depositi come parte dell’Unione bancaria e al completamento del piano d’azione sulla costruzione di un’Unione dei mercati dei capitali che comprende due regolamenti sulle operazioni di cartolarizzazione. Inoltre, la presidenza olandese, da una parte tenendo presente il piano d’azione per riformare il regime fiscale delle imprese nell’UE presentato dalla Commissione nel giugno 2015, condurrà la lotta contro l’evasione e l’elusione fiscale, e dall’altra affronterà la questione del piano d’azione per un regime sull’IVA più efficace che la Commissione elaborerà proprio nei primi sei mesi di quest’anno. La nuova presidenza ha dato anche la sua disponibilità a discutere l’istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, sotto forma di direttiva, previo accordo tra gli Stati membri che hanno optato per una più stretta cooperazione in questo settore. Per chiudere, i Paesi Bassi porteranno avanti la questione legata al sistema di bilancio dell’UE e la necessità di renderlo più trasparente, prevedibile e coerente.
Con riguardo alla giustizia e agli affari interni, i temi focali sono la questione migratoria e la minaccia terroristica. In tal senso la nuova presidenza si sforzerà di procedere sulla strada dell’approccio comune e integrato alle problematiche dell’asilo, della giustizia, della sicurezza e della gestione dei flussi migratori. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si contribuirà ad attuare l’Agenda europea sulle migrazioni presentata nel maggio 2015 dalla Commissione, si punterà alla corretta attuazione delle recenti decisioni in materia di trasferimento dei 160.000 richiedenti asilo, all’efficace funzionamento degli hotspots e alle misure per favorire la cooperazione operativa tra gli Stati membri, e infine la stesura di un elenco dell’UE dei Paesi d’origine sicuri dove poi ricollocare i migranti. In aggiunta, la presidenza porterà avanti la discussione relativa al pacchetto sulla gestione delle frontiere presentato dalla Commissione nel dicembre 2015 che tra le varie disposizioni comprende un mandato più forte per Frontex. Sul versante della lotta al terrorismo gli obiettivi da raggiungere e i compiti da svolgere sono diversi, tra i quali si segnalano l’attuazione della Strategia di sicurezza interna dell’UE 2015-2020, l’attuazione della Strategia europea di sicurezza per il 2016, la promozione efficace della cooperazione operativa e ulteriori miglioramenti nello scambio di informazioni. Infine, si seguirà in maniera propositiva il negoziato per l’adesione dell’UE alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU).
La presidenza olandese nel campo dell’occupazione, politica sociale, salute e consumatori (Consiglio EPSCO), attribuisce grande rilevanza al pacchetto sulla mobilità del lavoro (misura peraltro contenuta nel programma di lavoro della Commissione per il 2016), insisterà nella battaglia per la protezione dei lavoratori dall’esposizione a tutta una serie di sostanze cancerogene incoraggiando la modifica della Direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (2004/37/CE), e incoraggerà gli Stati membri a condividere le conoscenze in merito alla riduzione della povertà. Inoltre la presidenza si sforzerà di perseguire un approccio comune più forte per migliorare la qualità dei prodotti alimentari a livello comunitario.
Per ciò che riguarda il Consiglio competitività, concentrando i suoi sforzi su tre ambiti, mercato interno, ricerca e spazio, la nuova presidenza accoglie con favore la Strategia per il mercato unico dei beni e dei servizi presentata nell’ottobre 2015, e intende rimuovere le restanti barriere sui servizi per rafforzare il mercato unico (attuando pienamente la Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno). Nel settore dell’economia digitale e nel quadro della Strategia del mercato unico digitale presentata nel maggio 2015, il programma per il semestre prevede l’adozione di misure nel campo dell’e-commerce transfrontaliero, la modernizzazione del copyright, la semplificazione dell’IVA, la revisione del quadro normativo sulle telecomunicazioni e il sostegno alla libera circolazione dei dati. Sul versante ricerca, il tema di fondo sarà la promozione dell’innovazione e per questo la presidenza cercherà di stabilire un collegamento con l’Agenda della Commissione per un’Unione dei posti di lavoro, della crescita e della competitività. Infine, nel settore dello spazio, la presidenza intende anticipare la Strategia spaziale europea prevista dal programma di lavoro della Commissione per il 2016, includendo questo impegno nell’agenda del Consiglio competitività e muovendo i primi passi, ad esempio, verso il miglioramento della diffusione dei dati satellitari.
Nei settori dei trasporti, telecomunicazioni ed energia, per quanto riguarda quest’ultimo, la presidenza olandese si adopererà per far progredire le proposte e le azioni intraprese dalla Commissione nel quadro della sua Strategia per un’Unione europea dell’energia (presentata nel 2015) e riguardante i temi del miglioramento dell’approvvigionamento energetico e della sua messa in sicurezza, della riduzione della dipendenza energetica, l’aumento della flessibilità del sistema energetico, la cooperazione regionale in materia e la riprogettazione del mercato elettrico.
L’agenda dei trasporti si concentrerà sul contributo che i trasporti, la logistica e la mobilità possono dare al piano per l’occupazione, la crescita economica e gli investimenti presentato dalla Commissione Juncker. La Presidenza olandese darà priorità agli sforzi per rendere il settore più competitivo puntando su un mercato ben funzionante, l’innovazione, gli investimenti in infrastrutture e la regolamentazione intelligente. Particolare attenzione verrà posta sul Quarto pacchetto ferroviario, sul pacchetto sull’aviazione e sulla c.d. “mobilità intelligente”, tema che verrà affrontato nella riunione ministeriale congiunta dei Ministri dell’ambiente e dei trasporti il 14-15 aprile 2016 (e che interessa anche il Consiglio ambiente). Il tema più importante che discuterà il Consiglio telecomunicazioni, invece, sarà il mercato unico digitale, in particolare la revisione del quadro normativo per le imprese operanti nel settore delle telecomunicazioni, mentre altre questioni a cui far fronte saranno la governance di Internet, la revisione del mercato per il roaming e l’utilizzo della banda di frequenza 700 MHz. Infine, i Paesi Bassi si adopereranno per concludere i negoziati sulla proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle misure volte a garantire un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dell’informazione nell’Unione.
La presidenza olandese nei settori dell’agricoltura e della pesca inviterà la Commissione ad agire nel breve periodo per semplificare la politica agricola comune (PAC) al fine di alleviare l’inutile e dannoso onere normativo a carico degli agricoltori. Inoltre, seguirà con attenzione l’evolversi delle attuali condizioni di mercato in una serie di settori, tra cui quello dei latticini e della suinicoltura, che destano una certa preoccupazione e affronterà lo squilibrio esistente tra il diritto dei brevetti e i diritti dei coltivatori, che ostacola il libero accesso alle fonti di risorse genetiche naturali.
Per ciò che attiene la legislazione sulla pesca, si mirerà a raggiungere una sua maggiore sostenibilità come concordato nel quadro della nuova politica comune della pesca (PCP), ad esempio puntando a una gestione più oculata e intelligente degli stock ittici e migliorando la qualità delle acque dei mari e degli oceani. Saranno adottate misure in materia di “crescita blu” e di sicurezza alimentare e si moltiplicheranno gli sforzi per arrestare la deforestazione.
In materia ambientale la presidenza olandese, al fine di transitare verso un modello di crescita sostenibile, intende garantire che gli obiettivi economici siano perseguiti di pari passo con un uso responsabile delle risorse e dell’energia e in questa prospettiva terrà presente la proposta della Commissione denominata “Prossimi passi per un futuro europeo sostenibile”. Una questione d’interesse sarà anche il seguito delle conclusioni dell’accordo raggiunto a Parigi in occasione della COP21. Inoltre, il Consiglio ambiente dovrà sforzarsi di far compiere progressi ai negoziati relativi alla proposta della Commissione di rivedere il sistema di scambio delle emissioni al fine di concretizzare il contributo europeo agli sforzi globali connessi al cambiamento climatico. Ancora, si discuterà del nuovo pacchetto sull’economia circolare e si cercherà di migliorare e semplificare la legislazione ambientale dell’UE, in particolare promuovendo l’iniziativa anglo-tedesco-olandese Make It Work che ha il fine di identificare le opportunità per migliorare l’attuazione e la coerenza di tale normativa.
Per quanto riguarda l’ultima formazione, ossia istruzione, gioventù, cultura e sport, la nuova presidenza allineerà i suoi sforzi agli indirizzi stabiliti dall’Agenda strategica (contenuta nelle conclusioni del Consiglio europeo del 26-27 giugno 2014), la quale dà priorità assoluta all’occupabilità e allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze e, in tale quadro, promuove un miglioramento dell’istruzione superiore e della formazione professionale. In più, i ministri competenti in materia discuteranno dell’Agenda delle nuove competenze annunciata dalla Commissione per il 2016. Per la cultura, i media e le industrie creative, gli sforzi saranno destinati alla digitalizzazione del patrimonio culturale, alla revisione della direttiva sui “servizi di media audiovisivi” (proposta dalla Commissione), alla promozione della circolazione delle opere audiovisive europee e al supporto al dibattito sul ruolo della formazione nell’accoglienza e nell’integrazione degli immigrati, oltre che il ruolo dell’istruzione e del lavoro giovanile nella lotta alla radicalizzazione della gioventù.
Infine, nel settore dello sport, il programma olandese pone l’accento sull’integrità dello sport e delle competizioni, sulla base del Piano di lavoro dell’UE per lo sport per il periodo 2014-2017. Centralità sarà data alla preparazione e all’organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali, avendo cura degli aspetti sociali ed economici, e della loro sostenibilità.
Luigi D’Ettorre