EUROPEI UNITE

Semestre italiano

Crescita economica e lavoro, democrazia, diritti e libertà, rilancio della politica estera: i temi centrali del Programma italiano del semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione

Il 2 luglio 2014 il Presidente del Consiglio dei Ministri dell’Italia, Matteo Renzi, ha presentato al Parlamento europeo il Programma della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, il cui titolo “EUROPA Un Nuovo Inizio” sintetizza l’indirizzo che l’Italia intende dare alle sue attività per promuovere l’integrazione nell’Unione (http://governo.it/governoinforma/documenti/programma_semestre_europeo_ita.pdf).
Il Programma italiano segue di poco ed è coerente con il Programma di 18 mesi del Consiglio (1° luglio 2014 – 31 dicembre 2015) formulato dal “trio” di presidenze italiana, lettone e lussemburghese (Doc. 10948/1/14 REV 1).
“EUROPA Un Nuovo Inizio” è un documento corposo (80 pagine) articolato in un quadro strategico e dieci aree tematiche corrispondenti alle formazioni del Consiglio dell’Unione.
È ovvio che in questa sede non è possibile riportare nel dettaglio le numerose indicazioni che possono trarsi dal documento sulle attività che saranno oggetto di attenzione da parte della presidenza italiana. Tuttavia, può essere utile offrire una sintesi di tali iniziative rispetto ai tre punti che il quadro strategico propone e che possono ritenersi gli aspetti tematici fondamentali sui quali la Presidenza italiana concentrerà l’attenzione.

In effetti, nel quadro strategico sono evidenziate le principali sfide che l’Unione deve affrontare nella legislatura che si è appena aperta: la ripresa rispetto alla crisi economica e finanziaria e l’incremento dell’occupazione; il miglioramento della governance europea nella prospettiva di un’Unione come spazio di democrazia, diritti e libertà; il rilancio della politica estera europea.

2. Come è facile intuire uno spazio significativo del quadro strategico è occupato dalle iniziative per favorire la crescita economica e il lavoro. A tal fine un primo riferimento è al miglioramento della competitività dell’Unione nell’economia globale attraverso la rivitalizzazione della Strategia Europa 2020 e l’avvio di una governance economica che rafforzi la crescita e l’occupazione.
Un secondo aspetto al quale sarà dedicata particolare attenzione riguarda le potenzialità dell’Unione economica e monetaria, che va sviluppata soprattutto nella sua dimensione economica e sociale. L’impegno dell’Italia è di proseguire i lavori del Consiglio in questa prospettiva sulla base di quando stabilito nel documento del 5 dicembre 2012 “Verso un’autentica Unione economica e monetaria”, elaborato dal presidente del Consiglio europeo (Van Rompuy) con la collaborazione dei presidenti della Commissione (Barroso), dell’Eurogruppo (Junker) e della BCE (Draghi) e approvata dal Consiglio europeo del 13-14 dicembre 2012.
Una ulteriore priorità della Presidenza italiana, essenzialmente legata all’economia reale e allo sviluppo del settore manifatturiero e dei servizi, riguarda il miglioramento della competitività del settore industriale, piccole e medie imprese comprese. L’idea di fondo è di promuovere un quadro di “rinascimento industriale” in tutte le politiche che incidono sulla competitività.
Considerato l’alto livello di disoccupazione che affligge l’Unione, in particolare quella giovanile, l’adozione di misure che favoriscano maggiori opportunità di lavoro costituisce un aspetto di assoluta rilevanza. Il Programma dell’Italia sottolinea l’impegno della presidenza su temi quali “la mobilità, il dialogo sociale, la creazione di posti di lavoro, la riforma dei mercati del lavoro l’investimento in capitale umano”. Per quanto concerne l’occupazione giovanile l’impegno è di dare piena attuazione ad iniziative quali la Garanzia Giovani e l’Iniziativa per l’occupazione giovanile, senza tralasciare le opportunità del Fondo Sociale Europeo.
Lo sviluppo dell’occupazione – in particolare per i giovani – richiede politiche dell’istruzione capaci di collegare istruzione e formazione al mercato del lavoro. È in tale direzione che la Presidenza italiana intende muoversi incentrando l’attenzione sull’Agenda per l’istruzione della Strategia Europa 2020.
Il Programma italiano punta anche su ricerca e innovazione quali elementi essenziali della crescita sostenibile. Sistemi di ricerca pubblici e privati di maggiore qualità sono considerati fattori essenziali per la competitività industriale europea, per l’occupazione e per l’imprenditorialità basata sulle tecnologie. Proprio sotto quest’ultimo profilo, un’enfasi particolare è posta sulle tecnologie e sulla comunicazione digitale quali strumenti di ammodernamento dell’economia e del lavoro, anche attraverso i finanziamenti di Orizzonte 2020, dei Fondi strutturali e di investimento e le iniziative della BEI.
Crescita e sviluppo non sono disgiunti, d’altra parte, da una gestione corrente della politica industriale e della lotta al cambiamento climatico. La questione energetica diventa in tale contesto essenziale e il Programma prevede iniziative del Consiglio volte a creare un settore energetico più ecologico, efficiente e sicuro. Due obiettivi del Programma italiano meritano di essere richiamati: la sicurezza energetica, attraverso una maggiore diversificazione delle fonti; il nuovo accordo quadro clima-energia (ottobre 2014), tenuto conto anche delle prossime iniziative delle Nazioni Unite in tale ambito (Vertice sul clima, settembre 2014; Conferenze delle Parti alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, 2014, 2015).
Di un certo rilievo nel Programma italiano appare, altresì, l’intento di completare le proposte dell’Atto per il mercato unico II (COM(2012) 573 final). Il documento, il cui sottotitolo è Insieme per una nuova crescita, individua – come è noto – una serie di azioni prioritarie per fare del mercato unico un motore di crescita e benessere. Accanto a ciò il Programma enuncia l’impegno della Presidenza italiana ad aprire un dibattito sul ruolo del mercato interno per la crescita, l’innovazione e l’occupazione nel quadro della revisione di medio termine della Strategia Europa 2020.
Il turismo e la cultura sono gli ultimi elementi presi in considerazione per favorire lo sviluppo economico e la crescita. Per quanto concerne il primo l’impegno enunciato è di sviluppare una strategia globale che assicuri al continente la leadership mondiale come meta per un turismo culturale e sostenibile. Ciò richiederà, per quanto concerne la seconda, l’impegno per l’utilizzo dei programmi e degli strumento comunitari nell’ambito del quadro finanziario 2014-2020.

3. Costruire un’Unione europea più unita, attiva ed efficace è l’obiettivo che il Programma italiano si pone per riconquistare la fiducia dei cittadini europei al progetto di integrazione. Il buon funzionamento delle istituzioni costituisce un elemento essenziale in tal senso e l’impegno della Presidenza italiana è di incoraggiare una riflessione congiunta delle istituzioni dell’Unione e degli Stati membri su come migliorare la governance europea. L’idea è “di definire una nuova visione condivisa dell’UE: fortemente orientata alla crescita, alla competitività e all’innovazione; (…) più democratica, responsabile e vicina ai suoi cittadini; più radicata nei principi di attribuzione, sussidiarietà e proporzionalità e quindi meno intrusiva negli ambiti che possono essere più efficacemente affrontati a livello nazionale, regionale o locale”.
In tale contesto, una importanza particolare è riconosciuta alle questioni migratorie. Il punto di riferimento è lo sviluppo dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, secondo gli orientamenti definiti dal recente Consiglio europeo del 26 e 27 giugno, nel quale sia garantita una gestione integrata delle frontiere esterne nel rispetto dei diritti fondamentali. La Presidenza italiana opererà per rafforzare l’acquis di Schengen, per sviluppare norme nuove sul riconoscimento reciproco in materia di asilo e per la creazione di un sistema europeo di guardie di frontiera. Nella materia, una priorità assoluta del Consiglio sarà lo sviluppo di una politica migratorie comune europea capace di contribuire sia all’Agenda UE per la crescita sia allo sviluppo economico dei paesi di origine dei migranti.
Oltre ad altre priorità – istituzione dell’Ufficio del procuratore europeo, il pacchetto normativo per la protezione dati – il Programma della Presidenza pone un accento particolare sui diritti umani e le libertà fondamentali. Per questi, l’impegno della Presidenza è volto, da un lato, a incoraggiare l’adesione dell’UE alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e, dall’altro, a sostenere i lavori sulla proposta della Commissione di istituire un meccanismo di monitoraggio all’interno dell’Unione sul rispetto dei diritti fondamentali.
4. La definizione di una politica estera europea efficace è uno degli obiettivi più significativi che la Presidenza italiana si è data con il fine di accrescere il ruolo dell’Unione sulla scena internazionale.
Tra le sfide regionali particolare attenzione è rivolta al Mediterraneo, in particolare ai processi di transizione nel Nord Africa e in Medio Oriente. Situazione in Egitto, ripresa dei negoziati del processo di pace in Medio Oriente, crisi siriana, stabilità in Libano, riconciliazione nazionale in Libia, dialogo con l’Iran sui diritti umani e il programma nucleare, sono tutti temi sui quali l’Italia intende promuovere iniziative volte al rilancio della politica estera europea.
Il Mediterraneo e ai Balcani occidentali costituisco le aree di riferimento per quanto concerne la Politica Europea di Vicinato (PEV). In tale contesto le priorità della Presidenza italiana riguarderanno, da un lato, il rilancio dell’Unione per il Mediterraneo e, dall’altro, la messa in atto degli accordi di associazione con la Georgia, la Moldova e l’Ucraina.
Sul piano dell’allargamento, un’attenzione particolare verrà riservata al processo di adesione dei Paesi dei Balcani occidentali e al negoziato con la Turchia. Accanto a ciò l’impegno italiano riguarderà il futuro delle strategie macroregionali e, in particolare, la Strategia e il Piano d’Azione per la regione Adriatico-Ionica (EUSAIR) nella quale la Regione Abruzzo può svolgere un ruolo di assoluta rilevanza.
Oltre a ciò, rilevanti nel Semestre saranno questioni quali il partenariato strategico con la Russia, i partenariati commerciali e sugli investimenti con le principali economie mondiali – con particolare attenzione al Partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti, punto qualificante delle relazioni UE-USA – il Vertice Asia-Europa (ASEM) dell’ottobre 2014, l’Agenda per lo sviluppo post-2015 al fine di promuovere una posizione comune dell’Unione nell’ambito del negoziato intergovernativo che si aprirà a settembre 2014 nell’ambito delle Nazioni Unite.
In relazione ai temi della sicurezza esterna, l’intento della presidenza italiana è di dare maggiore efficacia, flessibilità e visibilità alla Politica di Sicurezza e Difesa Comune – lungo le linee tracciate dal Consiglio Affari Esteri e dal Consiglio europeo, rispettivamente di novembre e dicembre 2013 – di concorrere alla definizione e favorire l’applicazione della Strategia UE di sicurezza marittima, di sostenere e attuare la Strategia UE per la sicurezza cibernetica.

Pietro Gargiulo

 
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