La presidenza estone del Consiglio presenta il suo programma semestrale ai ministri degli Stati membri
1. Il Programma della Presidenza estone del Consiglio. – Il 25 settembre a Bruxelles si è riunito il Consiglio Affari generali dell’Ue presieduto da Matti Maasikas, vice-ministro per gli Affari europei dell’Estonia. Come è noto il paese baltico ha assunto la presidenza del Consiglio il 1° luglio di quest’anno e la deterrà fino al 31 dicembre. Nella seduta in commento, tra i vari punti adottati o semplicemente dibattuti, di particolare interesse è stata la presentazione fatta dal governo estone delle sue priorità generali per il semestre di presidenza. Il programma che guiderà l’azione dell’Estonia è basato su quattro grandi obiettivi globali:
(a) un’economia europea aperta e innovativa; (b) un’Europa sicura e protetta; (c) un’Europa digitale e della libertà di movimento dei dati; (d) un’Europa inclusiva e sostenibile. L’azione della presidenza estone, quindi, sarà tesa a sviluppare queste quattro dimensioni.
2. Un’economia europea aperta e innovativa. – Visto l’andamento non certo esaltante dell’economia europea, anche se in fase di miglioramento, anche la presidenza estone del Consiglio si è posta il problema della crescita economica e del rilancio occupazionale. I cardini intorno ai quali questi obiettivi dovrebbero essere raggiunti sono l’apertura e l’innovazione del settore economico e produttivo. Per questo il programma evidenzia l’impegno che la Repubblica baltica metterà in campo per completare l’unione bancaria, per lanciare un negoziato su un sistema IVA transfrontaliero al fine di evitare le frodi fiscali e per sostenere una legislazione organica sulle società al fine di armonizzare le regole dei vari Stati membri relative alle fusioni alle divisioni delle aziende e per il trasferimento e della sede legale di una società da uno Stato membro all’altro. Inoltre l’Estonia darà il suo contributo per approfondire l’integrazione dei sistemi e dei mercati europei dell’energia allo scopo di assicurare una fornitura economicamente conveniente e sicura ai consumatori. Infine la presidenza cercherà di fare in modo di favorire il raggiungimento di un accordo istitutivo dell’Ufficio del procuratore pubblico europeo.
3. Un’Europa più sicura. – Come riconosciuto dal documento programmatico, un’Europa senza frontiere interne richiede soluzioni comuni circa le politiche sulla sicurezza, l’immigrazione, l’asilo e la gestione delle frontiere esterne. L’Estonia, quindi, garantirà gli sforzi necessari per: migliorare la sicurezza nell’area Schengen attraverso il rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri e i paesi terzi; trovare un accordo per un nuovo sistema comune di ingresso e uscita; raggiungere la fase finale del negoziato sul sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) progettato per registrare l’attraversamento dei confini esterni dell’Unione da parte dei cittadini di paesi terzi esentanti dall’obbligo di visto; modernizzare il sistema di informazione di Schengen. Per quanto riguarda il contrasto al terrorismo sarà centrale predisporre misure efficaci per la prevenzione della radicalizzazione, mentre con riferimento alla criminalità organizzata transfrontaliera l’Ue deve rafforzare la sua capacità di combattere contro il riciclaggio di denaro sulla base di principi comuni a tutti gli Stati membri. Sul fronte delle politiche migratorie, la presidenza estone si impegna a continuare l’attuazione dei quadri di partenariato tra Unione e paesi terzi in cooperazione con i principali paesi di origine e transito dei flussi, al fine di alleggerire la pressione migratoria sui paesi membri. Inoltre Tallinn porrà più attenzione sulla migrazione legale, soprattutto quella di migranti dotati di competenze lavorative di alto livello e per questo continuerà a lavorare per raggiungere un accordo sul rinnovo della direttiva Ue sulla Carta blu. Per quanto riguarda l’azione esterna e la postura internazionale dell’Unione, la presidenza estone contribuirà al raggiungimento degli obiettivi della politica europea di vicinato (PEV) e punterà alla promozione di un efficiente ed efficace partenariato orientale, in vista anche del Vertice con i sei paesi coinvolti in programma a Bruxelles nel novembre di quest’anno. La presidenza comunque non lascerà indietro i paesi del vicinato meridionale, con i quali dovrà continuare uno stretto dialogo politico e la cooperazione nei campi della sicurezza e dell’economia, e inoltre fornirà il suo sostegno all’implementazione della politica d’allargamento dell’Ue nel più ampio quadro di sicurezza, stabilità, democrazia e Stato di diritto in Europa. Infine, nel settore della difesa, l’Estonia tenterà di potenziare le capacità militari degli Stati membri dell’Ue, agendo soprattutto sul versante della determinazione dei livelli di spesa e investimenti per la difesa. In questo campo saranno particolarmente curate anche l’identificazione delle minacce ibride, la cooperazione Ue-NATO e la cyber-difesa.
4. Per un’Europa digitale. – Questo terzo indirizzo prioritario è particolarmente sentito in Estonia, paese che presenta uno dei tassi di digitalizzazione più alti dell’intera Unione europea. Questo punto è tenuto in grande considerazione dal governo estone, sia per la capacità di incoraggiare la crescita economica e occupazionale e fornire alle imprese un’infrastruttura innovativa e all’altezza dei tempi, sia per migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini. Per questo l’Estonia vuole portare al livello europeo questo impegno, mediante un pacchetto di proposte quali, tra le altre: l’istituzione di un codice europeo per le comunicazioni elettroniche; lo sviluppo di servizi e commercio elettronici transfrontalieri a beneficio di aziende e consumatori; la conclusione di un accordo specifico per il superamento del c.d. geo-blocking, un ostacolo alla libera fruizione di dispositivi digitali nei vari Stati membri; l’attuazione del Piano d’azione dell’Ue per l’eGovernment 2016-2020 che ha l’obiettivo di sviluppare il funzionamento transfrontaliero dei servizi pubblici per ridurre gli oneri amministrativi su imprese e cittadini attraverso interazioni più facili e veloci con la pubblica amministrazione; il lancio di una discussione per promuovere la cooperazione e il coordinamento nel settore della c.d. e-health per un uso ampio e i movimenti transfrontalieri dei dati relativi alla salute a scopo di trattamento, ricerca e innovazione; lo sviluppo della e-justice per un migliore accesso alla giustizia da parte dei cittadini; il miglioramento della sicurezza elettronica attraverso l’aggiornamento della strategia dell’Ue sulla cybersecurity.
5. Un’Europa inclusiva e sostenibile. – L’ultima priorità dell’Estonia, ma non certo per importanza, riguarda l’inclusività e la sostenibilità delle politiche dell’Unione conformemente, tra l’altro, alla realtà internazionale, in primis all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. I dati di base da cui parte la proposta estone sono relativi da una parte alla realtà demografica europea, contraddistinta da una popolazione anziana e in declino, e dall’altra parte agli effetti del progresso tecnologico sul lavoro e i suoi cambiamenti. Per questo la presidenza estone punta a investire sullo sviluppo delle competenze e sul sostegno alle iniziative adottate nel quadro dell’Agenda europea sulle nuove competenze. Inoltre presterà una particolare attenzione alla parità di genere nel campo lavorativo attraverso il supporto a un approccio che punta a un migliore bilanciamento tra tempo di vita e tempo di lavoro. In aggiunta contribuirà alla creazione dei Corpi europei di solidarietà, al fine di creare opportunità concrete per i giovani, sia con attività di volontariato che professionali vere e proprie. Altre azioni e misure che il governo estone intende sostenere sono il contributo al funzionamento di un mercato del trasporto stradale aperto e giusto, la riduzione delle emissioni di gas serra (in linea con gli impegni assunti con l’Accordo sul clima di Parigi del 2015), l’aumento dell’efficienza energetica, la transizione verso un modello di economia circolare e l’adozione di un regolamento sui prodotti fertilizzanti.
6. Brevi considerazioni conclusive. – Quello estone sembra essere un programma semestrale molto ambizioso, peraltro in linea con i programmi presentati dalle precedenti presidenze di turno. Quello che balza agli occhi sono in particolare due aspetti. Il primo riguarda l’assenza di ogni riferimento alla questione del rapporto Ue-Federazione Russa, alla luce anche della contiguità territoriale con la Russia e della presenza di una importante e numerosa componente russofona nelle regioni orientali dell’Estonia che nel recente passato ha mostrato chiari segni di vicinanza alla politica espansiva e alla ritrovata assertività della Russia sul piano internazionale. La vicenda in Ucraina, in particolare, ha fatto temere che la Russia potesse intervenire direttamente anche in Estonia, anche se nel paese baltico motivi per farlo sembrano non esserci. Il secondo aspetto attiene al totale disinteresse che il governo estone ha mostrato per lo sviluppo e l’ulteriore attuazione della strategia macroregionale dell’Ue per la regione del Mar Baltico. Questo importante strumento di cooperazione territoriale, invece, se opportunamente utilizzato potrebbe favorire la coesione economica, sociale e territoriale tra i paesi interessati e favorire processi di convergenza in più settori tra il blocco di paesi parti più avanzati (Germania, Finlandia, Svezia e Danimarca) e il blocco di paesi che sconta dei ritardi in diversi campi (Polonia, Lituania, Lettonia e appunto Estonia).
Luigi D’Ettorre