Negli ultimi anni, il Sistema europeo comune di asilo (SECA) ha più volte mostrato le proprie carenze strutturali e, fra queste, una questione particolarmente problematica ha riguardato la gestione dei minori, e segnatamente quelli non accompagnati.I minori spesso subiscono forme di violenza e di sfruttamento inimmaginabili; tali rischi, però, divengono amare realtà quando questi sono obbligati a condividere spazi sovraffollati con adulti estranei e, soprattutto, quando viaggiano non accompagnati.
La Commissione, in merito alla tutela e alla protezione dei minori migranti, non ha alcun dubbio: bisogna migliorare il livello di assistenza e di protezione dei minori migranti. Rimarcare tali priorità significa «applicare il diritto dell'Unione europea, rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e la legislazione internazionale in materia di diritti dell'uomo e relativa ai diritti dei minori». Ciò è quanto la Commissione afferma nella Comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio specificamente dedicata a “La protezione dei minori” (COM(2017) 211 final).Tuttavia, il recente incremento del numero di arrivi di minori migranti ha dissodato ulteriori carenze, strutturali e procedurali, relative alla protezione di tutte le categorie di minori. Per tali ragioni, la comunicazione in esame, propone una serie di azioni prioritarie per correggere le disfunzioni relative alla tutela e alla protezione di tali soggetti vulnerabili.1. Azioni prioritarie
1.1 Affrontare le cause profonde e proteggere i minori lungo le rotte della migrazione – rafforzare ulteriormente l'azione esterna dell'UEIn merito alla dimensione esterna della politica migratoria dell’UE, la Commissione ribadisce la necessità di rafforzare la cooperazione con i Paesi partner, da un lato, per fornire un ambiente favorevole e sicuro lungo le rotte migratorie e, dall’altro, per creare progetti di sviluppo economico e sociale nei Paesi di transito e di origine del migrante. Tali obiettivi, per la Commissione, dovrebbero essere attuati mediante l’intensificazione delle campagne di sensibilizzazione sui rischi per i minori, il rafforzamento degli interventi umanitari e l’attuazione dei progetti diretti a tutelare i minori non accompagnati nei paesi terzi.
1.2 Identificazione e protezione rapida e totaleUna fase particolarmente delicata, inerente alla gestione dei minori migranti, è l’identificazione. Nelle procedure di rilevamento delle impronte digitali e dei dati biometrici, occorrerebbe garantire un sostegno ad hoc per i minori con operatori specializzati. Per la Commissione vi è un bisogno improrogabile di garantire la protezione dei minori negli hotspot, nominando una persona responsabile, in ogni centro di crisi, della tutela del minore nelle fasi di identificazione, ricerca e, se del caso, di ricongiungimento familiare.Un altro elemento non trascurabile, nella dimensione di tutela dei minori, è la gestione della scomparsa degli stessi. Tali casi dovrebbero essere immediatamente trasmessi alla polizia e, questa, a sua volta, dovrebbe segnalare la scomparsa nel sistema d'informazione Schengen (SIS).
1.3 Offrire un'adeguata accoglienza nell'Unione europeaSpesso le strutture e le condizioni di accoglienza non sono idonee ad ospitare dei minori, gli stessi operatori, talvolta, non hanno una formazione specifica per interagire con questi soggetti.L’accoglienza dei migranti e, in special modo, quella dei minori migranti, non dovrebbe essere limitata unicamente a garantire un alloggio sicuro, ma dovrebbe assicurare altri servizi come l'accesso all'istruzione, alle cure sanitarie, al sostegno psico-sociale e a misure relative all'integrazione.La Commissione, pertanto, invita gli Stati membri e le Agenzie dell’UE (es. EASO) a fornire un adeguato accesso ai servizi di prima assistenza, senza dimenticare di seguire l’accoglienza del minore soprattutto nelle fasi successive all’identificazione e alla prima accoglienza.
1.4 Garantire un accesso agevole ed efficace alle procedure di determinazione dello status e attuazione delle garanzie proceduraliLa Commissione, nel documento in esame, ribadisce la necessità di migliorare e rafforzare la protezione dei minori per quanto riguarda l’accesso alle informazioni, la rappresentanza legale, il diritto di essere sentiti e gli accertamenti delle condizioni di particolare vulnerabilità.Con il sostegno della Commissione e delle agenzie dell'UE, gli Stati membri dovrebbero individuare ed attuare procedure specifiche di accertamento non invasive e multidisciplinari, dare priorità al trattamento dei casi riguardanti i minori e favorire la ricollocazione degli stessi dalla Grecia e dall'Italia.
1.5 Garantire soluzioni duraturePer garantire una tutela efficace del minore sono fondamentali soluzioni durature. Per raggiungere tale sostenibilità, la Commissione incoraggia gli Stati membri a garantire ai minori: la parità d'accesso a un'istruzione inclusiva, a cure sanitarie e ad altri servizi pubblici fondamentali e, infine, un supporto ai minori che sono in fase di transizione verso l'età adulta.
2. ConclusioniLa tutela dei diritti dei minori migranti è fondamentale nella gestione dei flussi migratori e nell’accoglienza dei minori nei Paesi membri. Lo scorso anno, l’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) ha pubblicato un report nel quale si evincevano particolari criticità nelle procedure di identificazione, nella rappresentanza legale e nelle condizioni di accoglienza delle strutture all’interno delle quali vengono ospitati tali soggetti vulnerabili. Il report rilevava una scarsa presenza di personale qualificato, dei ritardi nella nomina di tutori e azioni di detenzione e trattenimento di minori non accompagnati.Se da un lato, la Commissione conferma lo scambio di buone prassi fra Stati membri relativo alla protezione dei minori, dall’altro, chiede una maggior condivisione di dati e procedure su tale tematica.In conclusione, la Commissione afferma che monitorerà le azioni prioritarie proposte e riferirà periodicamente al Parlamento europeo e al Consiglio. Per la Commissione, a livello europeo, nazionale, regionale e locale sono necessari un maggior coordinamento e concertazione nelle azioni identificate, senza dimenticare di coinvolgere proattivamente la società civile e le organizzazioni internazionali.
Annalisa Geraci
Per saperne di più:Implementation of the Action Plan on UAMs (2010-2014)
“La protezione dei minori” (COM(2017) 211 final)