Strategia di sicurezza energetica delle forniture per Unione Europea
Il 28 maggio la Commissione europea ha pubblicato la strategia di sicurezza energetica delle forniture per Unione Europea, successivamente valutata dal Consiglio Europeo del 26-27 giugno.
Il contesto. La strategia è ritenuta necessaria per reagire all’attuale situazione geopolitica e alla profonda dipendenza dell’UE dalle importazioni. Il primo aspetto è riconducibile alla crisi politica in Ucraina; il secondo aspetto è riconducibile, da un lato, alla crescita della domanda mondiale di energia con un ulteriore incremento del 27% entro il 2030, dall’altro lato, alla diminuzionedella produzione interna di energia dell’UE di quasi un quinto tra il 1995 e il 2012. Oggi più del 50% del fabbisogno energetico dell’UE è coperto da fornitori esterni: nel 2012 quasi il 90% del petrolio, il 66% del gas e il 42% dei combustibili solido consumati nell’UE erano importati, con costi superiori a 1 miliardo di euro al giorno.
Tipologie di intervento. La strategia prevede due momenti di intervento:
Considerazioni sulla strategia da parte del Consiglio europeo. Le proposte della Commissione, comprese le azioni per garantire la continuità delle forniture durante il prossimo inverno, sono state discusse dai capi di Stato o di governo dell’UE in occasione del Consiglio europeo del 26-27 giugno.
Il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente la strategia europea di sicurezza energetica della Commissione e ha tenuto una prima discussione su tale base affermando che questa strategia è strettamente connessa al quadro per le politiche del clima e dell’energia a orizzonte 2030.
Tuttavia, il Consiglio europeo ha chiesto di intensificare gli sforzi per ridurre l’elevata dipendenza energetica dell’Europa e sostiene l’attuazione immediata di una serie di misure più urgenti per rafforzare la resilienza dell’Europa e potenziare la sua sicurezza energetica a breve termine, prima dell’inverno 2014/2015.
Luca Martelli