A seguito dei due recenti Consigli affari esteri, continuano i lavori dell’Unione nel campo della cooperazione per la sicurezza e difesa comune.Nel Consiglio del 15 maggio si è tenuta la discussione sul piano di attuazione della Global strategy dell'Unione su sicurezza e difesa.I Ministri degli esteri europei hanno discusso i punti centrali del piano e il risultato ha visto l’allineamento tra il lavoro dei ministri degli Esteri e dei ministri della Difesa, i quali si sono riuniti giovedì 18 maggio, adottando le conclusioni sulla sicurezza e la difesa nel contesto della “Global strategy” dell'UE andando a ribadire quanto delineato dal Consiglio del 6 marzo 2017.Le conclusioni del Consiglio del 18 maggio hanno preso atto dei progressi compiuti riguardo al rafforzamento della cooperazione nel settore della sicurezza e della difesa, fornendo orientamenti per i lavori futuri su alcuni settori specifici:- Il miglioramento delle le strutture di gestione delle crisi della PSDC attraverso la creazione di una capacità militare di pianificazione e condotta (MPCC) in seno allo Stato maggiore dell'UE che assumerà il comando delle missioni militari senza compiti esecutivi in ambito PSDC.
- Il rafforzamento della Cooperazione con i paesi partner in ambito PSDC, al fine di potenziare la cooperazione, concentrandosi sui paesi che condividono i valori dell'Unione e che hanno la capacità e l'intenzione di contribuire alle missioni e alle operazioni PSDC;
- Il potenziamento delle capacità a sostegno della sicurezza e dello sviluppo (CBSD), per permette ai paesi membri e all’Unione di sostenere i paesi partner nella prevenzione e nella gestione delle crisi in modo autonomo;
- Sviluppare le capacità civili e migliorare la capacità di reazione della gestione civile delle crisi.
- Il potenziamento della reazione militare rapida, attraverso gli EU Battlegroups, rendendoli sempre più modulari e adattando il meccanismo Athena per il loro finanziamento.
- L’Intensificazione della cooperazione europea in materia di difesa: mediante l’istituzione di una cooperazione strutturata permanente (PESCO).
- La possibilità di istituzione di una revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD) entro la presidenza estone del Consiglio.
Cooperazione UE-NATOIl Consiglio ha discusso inoltre della cooperazione UE-NATO con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.I ministri della difesa hanno fatto il punto della cooperazione con l'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, in particolare dell'insieme delle proposte in 7 settori, riguardanti: Il contrasto delle minacce ibride; cooperazione operativa anche in mare e, conformemente alle conclusioni del Consiglio del novembre 2016, in materia di migrazione irregolare; cybersicurezza e difesa; capacità di difesa; industria della difesa e ricerca; esercitazioni; sostegno agli sforzi volti a sviluppare le capacità dei partner nei Balcani occidentali, nel vicinato orientale e meridionale e rafforzamento della loro resilienza.L'alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini e il segretario generale Stoltenberg hanno entrambi sottolineato che la cooperazione tra l'UE e la NATO è diventata la norma, piuttosto che l'eccezione, in cui entrambe le organizzazioni collaborano in maniera concreta ed operativa a reciproco vantaggio.I lavori del Consiglio e dell’Unione nel campo della cooperazione della sicurezza e difesa paiono procedere con piccole ma significative novità.Il prossimo vero grande passo per la concretizzazione di una cooperazione in campo della difesa è l’attuazione della PESCO, alla quale sembrano puntare due dei più influenti paesi membri, la Francia del neo eletto Presidente Emmanuel Macron e la Germania dell’inossidabile Angela Merkel.I due leader europei, nel loro incontro del 15 maggio a Berlino, hanno convenuto sulla creazione di un fondo europeo per la difesa comune, da realizzare assieme a tutti i paesi membri che vorranno parteciparvi.Passo dopo passo, la cooperazione nella sicurezza e difesa comune pare rendersi sempre più concreta, tuttavia permangono delle questioni cruciali affinché i progressi degli ultimi mesi non vengano messi da parte, quali l’aumento delle spese militari, questione che verrà affrontata nuovamente nel vertice di Bruxelles del 25 maggio, e della cooperazione industriale in termini di difesa, elementi fondamentali al fine di rispondere al “livello di ambizione” enucleato nella global strategy e nelle stesse parole dell’Alto Rappresentante.
Per maggiori informazioni:Global strategy e la sua implementazione
Fabio Sulli