Le novità sui finanziamenti per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e la politica di coesione delle piccole e medie imprese
08 maggio 2015
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In occasione dell’ultima riunione del Consiglio Affari Generali del 21/04/2015, i ministri, oltre a discutere in materia di migrazione, in riferimento alla necessità di rafforzare la lotta al contrabbando di persone, riconsiderare una diversa salvaguardia delle vite umane e migliorare la cooperazione con i paesi terzi, hanno preso in considerazione l’urgenza di intervenire in merito alle iniziative a favore dell’occupazione giovanile.
Il Consiglio, infatti, ha approvato nella fattispecie un orientamento generale, riguardante un progetto di regolamento, per cui ci sarebbe un aumento del prefinanziamento nell’ambito dell’iniziativa del lavoro giovanile. Tale intervento permetterebbe l’accelerazione della lotta contro la disoccupazione giovanile e darebbe l’opportunità agli Stati membri di apportare cambiamenti strutturali nel settore del mercato del lavoro.
Gli Stati membri, infatti, riceverebbero circa un miliardo di euro di anticipi nel corso dell’anno, rispetto ai 67 milioni di euro previsti in precedenza, garantendo così la possibilità di realizzare misure per l’occupazione in tempi maggiormente brevi, in virtù delle necessità che attanagliano le nuove generazioni e le esigenze di sviluppo sostenibile. Il prefinanziamento previsto permetterebbe la rapida mobilitazione delle risorse per l’occupazione giovanile seguendo le linee guida che la Presidenza lettone intende rispettare attraverso la cooperazione con gli Stati membri, nell’ambito dell’attuale semestre europeo, così da garantire una celere adozione delle nuove norme con la collaborazione del Parlamento europeo.
La proposta andrebbe a realizzare un aumento del 30% del tasso di prefinanziamento, così da permettere il raggiungimento di una massa critica finanziaria in grado di consentire l’attuazione dei piani per l’occupazione giovanile, negli Stati membri, e avviare il percorso europeo di ripresa del mercato del lavoro, in particolare, per le giovani fasce sociali, rese protagoniste dalla grave crisi economica di un momento storico delicato.
Gli Stati dell’Unione Europea, in tal modo, avrebbero l’occasione di provvedere ai pagamenti sufficienti, affinché si possano avviare, anticipatamente, i progetti intesi ad aiutare i giovani europei nel settore dell’occupazione. Tale manovra non ha nessun impatto sul quadro finanziario pluriennale dell’UE e sul relativo bilancio, per cui l’intervento non causerebbe alcun incremento di costi aggiuntivi e fornirà finanziamenti supplementari pari a 6,4 miliardi di euro, nel periodo 2014-2020, per le regioni europee più colpite dalla disoccupazione giovanile. L’obiettivo è garantire, così, che alcuni fondi non utilizzati nel 2014 siano ancora disponibili nel periodo 2015-2017 a sostegno degli investimenti per la crescita. La decisione del Consiglio, dunque, attende solo il confronto con la Presidenza lettone del semestre europeo e i rappresentanti del Parlamento europeo, al fine di raggiungere un accordo definitivo, per l’approvazione formale.
Nell’ambito dell’ultimo Consiglio Affari Generali, infatti, grande attenzione è stata rivolta al sostegno, da parte dell’Unione Europea, alle piccole e medie imprese per la politica di coesione. Il Consiglio, nella fattispecie, ha adottato conclusioni in merito alla relazione della Corte dei conti sullo sviluppo regionale per le PMI nel settore dell’e-commerce, accogliendo con favore la necessità di incrementare la disponibilità dei servizi di business on line.
A riguardo la Commissione europea, dal 2000, ha elaborato varie strategie per lo sviluppo dell’informazione nel contesto europeo, lanciando iniziative come e-Europe e i2010 Strategy, nel quadro generale della Strategia di Lisbona e ricordando il progetto del 2010 dell’Agenda digitale per l’Europa, in fieri, come obiettivo primario della Strategia Europa 2020. Inoltre, la Commissione – nel 2012 – ha a tal scopo adottato una Comunicazione sui servizi di e-commerce al fine di raddoppiare il commercio elettronico e molte PMI hanno, infatti, beneficiato durante tale periodo di aumenti di fatturato, riflettendo esternalità positive sull’occupazione e sulla crescita, con l’aumento effettivo di posti di lavoro.
La Commissione europea punta ad una trasparenza in merito ai progressi dei progetti, sia in ambito finanziario che in termini di risultati e in tale prospettiva vi è l’intento di realizzare un sistema di monitoraggio in grado di misurare, tempestivamente, gli obiettivi perseguiti. In quest’ottica, il nuovo quadro normativo dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020 intende invitare gli Stati membri, nell’ambito dei programmi operativi, ad individuare gli indicatori comuni e i risultati affinché venga misurato il cambiamento derivante dagli investimenti.
In seguito, gli Stati membri dovranno accertare, ex ante, il valore degli obiettivi perseguiti ed integrare, nei progetti, i criteri di selezione delle iniziative, nonché degli indicatori e a tal fine ogni Stato dovrà adottare strumenti di gestione, ad hoc, per la valutazione dell’impatto delle sovvenzioni nello sviluppo economico delle piccole e medie imprese, con sistemi di controllo e verifiche, atti a garantire l’affidabilità dei dati.
Fabio D’Apollo
Per saperne di più:– Elenco indicante le modalità di distribuzione tra gli Stati membri del prefinanziamento aggiuntivo dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile– Proposta della Commissione, del 4 febbraio 2015, relativa all’aumento del prefinanziamento per l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile– Portale europeo per le piccole e medie imprese