Com’è noto, la prerogativa essenziale perché si realizzi un normale e corretto funzionamento dell’area Schengen è l’effettiva protezione delle frontiere esterne dell’Unione europea. A tal fine è necessario rinforzare – sia in termini di dotazioni che di risorse umane – l’Agenzia europea della Guardia costiera e di frontiera che attualmente è impegnata a fornire supporto operativo agli Stati membri nella gestione dei loro confini con 1.700 agenti coinvolti in diverse operazioni in Grecia, Italia, Bulgaria, i Balcani occidentali e recentemente anche in Spagna.
In Grecia, l’Agenzia conduce tre operazioni:
In Italia, con l’Operazione Triton, l’Agenzia impegna 470 unità tra personale di coordinamento, agenti ed esperti che forniscono assistenza nell’implementazione dell’approccio Hotspot.
In Bulgaria, le due operazioni denominate “operation flexible activities” e “Focal Point” forniscono assistenza al confine terrestre con la Turchia e la Serbia.
Nei Balcani occidentali il più importante dispiegamento di forze è condotto nell’ambito dell’Operazione “operation flexible activities” al confine croato e tra Ungheria e Serbia.
In Spagna, l’Agenzia conduce tre operazioni:
Tuttavia, affinché l’Agenzia sviluppi delle proprie capacità operative è indispensabile che gli Stati membri mettano a disposizione maggiori risorse in termini di equipaggiamento e budget in una prospettiva di lungo termine. Due questioni risultano essere di estrema importanza e necessitano di maggiori sforzi da parte degli Stati membri, ovvero:
L’Agenzia ha inoltre completato le valutazioni sulle vulnerabilità di alcuni Stati membri inviando a 21 di essi raccomandazioni su una serie di misure da adottare relative alle 46 delle 136 vulnerabilità riscontrate. Molte di queste raccomandazioni dovranno essere implementate entro sei mesi dalla data di ricezione.
In conclusione, la Commissione chiede agli Stati membri maggiori sforzi in termini di investimento delle risorse al fine di garantire un efficace funzionamento dell’Agenzia della Guardia Costiera e di Frontiera europea e invita a ricorrere agli strumenti che essa mette a disposizione in materia di rimpatri.
Carla Di Nardo
Per saperne di più:
Fifth report on the operationalisation of the European Border and Coast Guard