EUROPEI UNITE

Grandi sfide per una pavida Europa? (09.04.2017)

20 October 2019
Categoria: Giustizia e affari interni,

Dopo l’importante momento di confronto e di riflessione sul futuro dell’Europa, la celebrazione del 60° anniversario dei Trattati di Roma dello scorso 25 marzo, il Consiglio Giustizia e Affari interni si è riunito il 27 e il 28 marzo 2017. Nelle due giornate programmate, le tematiche al centro del dibattito sono state le seguenti:

– riforma del Sistema europeo comune di asilo (SECA);– lotta alla criminalità finanziaria e al finanziamento del terrorismo;– mercato unico digitale;

  1. Riforma del Sistema Europeo Comune d’Asilo (SECA)

In merito alla Riforma del SECA, il Consiglio ha preso atto dello stato di avanzamento dei lavori relativo alle proposte della Commissione europea (la riforma di “Dublino III”; il rafforzamento del sistema Eurodac; l’istituzione di un’agenzia dell’Unione europea per l’asilo; la sostituzione della direttiva sulle procedure di asilo con un regolamento che stabilisce un iter comune; la sostituzione della direttiva qualifiche con un nuovo regolamento e la riforma della direttiva sulle condizioni di accoglienza) grazie alla relazione della Presidenza maltese. In tale rapporto, al di là delle informazioni settoriali sui progressi compiuti, la Presidenza ha indicato l’approccio adottato per la discussione delle proposte di riforma, definendolo tematico. I “binari imprescindibili” di valutazione e di possibile modifica delle proposte avanzate sono stati i seguenti:– limitazione degli abusi e dei movimenti secondari;– attenzione ai diritti socio-economici dei richiedenti asilo e dei beneficiari di protezione internazionale;– garanzie per le persone con particolari esigenze.La Presidenza maltese, come sottolineato nell’Outcome del Consiglio GAI, proseguirà i suoi sforzi per portare avanti la valutazione e la discussione delle proposte della Commissione tenendo sempre in considerazione le dimensioni della solidarietà e della responsabilità condivisa.

  1. Lotta alla criminalità finanziaria e al finanziamento del terrorismo

La Commissione europea, lo scorso dicembre, per combattere la criminalità finanziaria e il finanziamento dei nuclei terroristici, ha presentato due proposte: un regolamento relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di blocco e di confisca dei beni e una direttiva contro la lotta al riciclaggio di denaro. Per quanto riguarda il regolamento, tale proposta ha ovviamente quali obiettivi principali l’abbattimento delle fonti di reddito impiegate dalle organizzazioni terroristiche e il miglioramento della tracciabilità dei movimenti finanziari dei terroristi. Invece, per quanto concerne la direttiva, la principale finalità è di stabilire norme minime comuni relative alla definizione dei reati e delle sanzioni penali in materia di riciclaggio di denaro.In merito alla direttiva, i lavori stanno procedendo molto rapidamente, infatti la Presidenza Maltese si aspetta che il Consiglio possa raggiungere la propria posizione, entro giugno 2017, prima di avviare i negoziati con il Parlamento.

  1. Mercato unico digitale

I ministri hanno preso atto degli ottimi progressi compiuti sulla valutazione della direttiva sulla fornitura di contenuto digitale. Questa riguarderebbe una serie di prodotti e servizi, quali l’acquisto di musica o video online, di servizi che consentono la condivisione di dati (es. Facebook, YouTube ecc.) e di conservazione dei dati in forma digitale (per es. il cloud storage).Su tale direttiva, la Presidenza maltese ha già registrato un ampio consenso tra gli Stati membri e, nei prossimi mesi, si attende l’adozione della posizione del Consiglio per avviare i negoziati con il Parlamento.

  1. Brevi riflessioni

Le principali tematiche discusse dal Consiglio, in particolare il Sistema europeo comune di asilo, la lotta al terrorismo e al suo finanziamento, sono questioni che in più di un’occasione hanno destabilizzato lo stesso funzionamento dell’architettura giuridica europea (es. ripristino controlli frontiere interne-Schengen).Anche nella Dichiarazione dei leader dei 27 Stati membri e del Consiglio europeo, del Parlamento europeo e della Commissione europea, del 25 marzo scorso, sono state richiamate alcune sfide quali la lotta la terrorismo, la gestione condivisa e responsabile delle pressioni migratorie alle quali l’Unione deve necessariamente dare delle risposte concrete nel rispetto del principio di sussidiarietà… «Vogliamo che l’Unione sia grande sulle grandi questioni e piccola sulle piccole».Per «un’Unione sicura», gli obiettivi di lungo periodo enunciati nella Dichiarazione sono: il miglioramento della politica migratoria al fine di renderla più sostenibile e responsabile, la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Tali sfide sono, da un lato, questioni complesse ma centrali per l’Unione e, dall’altro, difficilissime da gestire unicamente a livello nazionale, benché taluni Stati membri abbiano manifestato più volte la loro contrarietà rispetto alla condivisione e all’ampliamento di oneri specialmente in tali settori.

Annalisa Geraci

Per saperne di più:

Risultati del Consiglio Giustizia e Affari interni

Dichiarazione di Roma-25 marzo 2017

Report sullo stato di avanzamento dei lavori sulla Riforma del SECA

 

 
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