Il 23 settembre il Consiglio europeo straordinario ha stabilito una serie di priorità immediate e ha discusso sulle possibili soluzioni di lungo periodo per l’attuazione di una «politica comune in materia di asilo, immigrazione e controllo delle frontiere esterne» (Art. 67, par. 2, TFUE).
Il Consiglio europeo ha invitato le istituzioni dell’Unione ed i governi ad agire rapidamente sulle questioni più urgenti secondo i seguenti orientamenti:• far fronte alle urgenti esigenze dei rifugiati nella Regione aiutando l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, il Programma alimentare mondiale e altre agenzie con almeno un ulteriore miliardo di euro;• assistere il Libano, la Giordania, la Turchia e altri paesi nell’affrontare la crisi dei rifugiati siriani, in particolare aumentando sostanzialmente il Fondo fiduciario regionale dell’UE in risposta alla crisi siriana (“Fondo Madad”);• intensificare il dialogo con la Turchia a tutti i livelli, anche in occasione della prossima visita del presidente turco (5 ottobre), al fine di rafforzare la nostra cooperazione in materia di contenimento e gestione dei flussi migratori;• assistere i paesi dei Balcani occidentali nella gestione dei flussi di rifugiati, anche attraverso gli strumenti di preadesione, nonché garantire una rapida e solida preparazione della conferenza sulla rotta dei Balcani occidentali prevista per l’8 ottobre;• aumentare il finanziamento del Fondo fiduciario di emergenza per la stabilità e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del fenomeno degli sfollati in Africa attraverso ulteriori contributi degli Stati membri e assicurare una preparazione ottimale del vertice della Valletta (11-12 novembre);• affrontare la drammatica situazione alle nostre frontiere esterne e rafforzarvi i controlli, anche attraverso risorse aggiuntive per Frontex, EASO e Europol nonché con personale e attrezzature forniti dagli Stati membri;• rispondere alle richieste degli Stati membri in prima linea di ricevere assistenza da parte di istituzioni, agenzie e altri Stati membri al fine di garantire l’identificazione, la registrazione e il rilevamento delle impronte digitali dei migranti (Punti di crisi), e nel contempo assicurare la ricollocazione e i rimpatri, al più tardi entro novembre 2015;• rafforzare il finanziamento del Fondo di emergenza Asilo, migrazione e integrazione e del Fondo Sicurezza interna – Frontiere.Il Consiglio europeo ha esortato le istituzioni, le agenzie e gli Stati membri ad accelerare i lavori su tutti gli aspetti della crisi migratoria e ad applicare le norme esistenti, compreso il regolamento di Dublino e l’acquis di Schengen. Ha, inoltre, rinnovato l’invito ad un maggior sforzo dell’ONU per quanto riguarda la situazione in Siria e ha dichiarato la volontà di sostenere la formazione di un eventuale governo di unità nazionale in Libia.
Carla Di Nardo
Annalisa Geraci