Il Consiglio Economia e Finanze dell’Unione Europea, nel corso della riunione del 17 luglio, ha approvato il bilancio preventivo del 2015 proposto dal Comitato dei Rappresentanti permanenti (composto da rappresentanti permanenti presso l’UE dei 28 Stati membri il cui ruolo è quello di preparare le riunioni del Consiglio) con il quale, pertanto, si individuano i contenuti finanziari delle iniziative della presidenza italiana.Ogni anno la Commissione europea ha il compito di trasmettere un progetto preliminare di bilancio al Consiglio e al Parlamento europeo, che condividono l’autorità di bilancio. Il Consiglio, infatti, adotta, ogni anno, un parere sul progetto di bilancio, per poi trasmetterlo al Parlamento entro il 1° ottobre dell’anno che precede l’esecuzione del bilancio stesso.
Il rappresentante permanente italiano, l’Amb. Stefano Sannino, ha manifestato il proprio entusiasmo per l’accoglimento e la convergenza di opinioni in ordine al progetto, sostenendo inoltre che grazie a questo sforzo comune sarà possibile sostenere una solida politica tesa ad incentivare la crescita, a favorire l’occupazione, nonché a fornire adeguato supporto per le piccole e medie imprese. In termini di cifre, la stima del Consiglio riguardo le risorse da stanziare ammonta a 140,00 miliardi di € nei pagamenti, con un incremento di spesa del solo 3,3% rispetto lo scorso anno. Una parte delle disponibilità economiche sarà riservata dal Consiglio per far fronte ad esigenze ed oneri imprevisti. È interessante constatare che per la voce ricerca, innovazione ed istruzione sia stata destinata una somma considerevole, superiore di ben 2,8 miliardi rispetto all’anno precedente. Ne emerge, quindi, in relazione a detto profilo (rubricato appunto nel bilancio come “competitiveness for growth and jobs”), la presenza nel programma di presidenza del semestre italiano la destinazione di risorse sufficienti per attuare una politica volta a favorire la ricerca e l’innovazione. Tuttavia, rispetto agli importi proposti dalla Commissione (essendo riservato a questa il compito di trasmettere un progetto preliminare di bilancio al Consiglio e al Parlamento europeo), il Consiglio ha ridotto i pagamenti da 2,1 miliardi di € e gli impegni di 522 milioni €.Il Consiglio dovrebbe adottare formalmente la propria posizione all’inizio del mese di settembre per poi avviare la fase successiva di cooperazione con il Parlamento. Se il Parlamento approverà il parere espresso dal Consiglio, il bilancio sarà, di conseguenza, adottato. Se invece il Parlamento europeo proporrà emendamenti al parere, sarà necessario convocare il comitato di conciliazione per raggiungere un accordo.
Daniele Paolanti